Salviamo l’archivio storico di Cervignano

L’archivio storico del comune di Cervignano rischia di andare perduto. Catalogare un archivio storico richiede tempo e dedizione, il lavoro consiste principalmente nell’inserire in un sistema ben distribuito ed ordinato i dati e le informazioni relative ad ogni singolo carteggio. Col fine di rendere ogni elemento individuabile e reperibile, in base ad indici predefiniti.
Tale metodologia è semplice d’attuare ma non è mai stata applicata in modo esaustivo nell’archivio storico del Comune di Cervignano, di conseguenza è oggi raccolto in maniera disordinata e disorganica. E’ amara la riflessione che ho potuto fare qualche giorno fa dopo aver constatato l’impossibilità di trovare un fascicolo storico al quale ero interessato. Lamento in particolare l’inaccessibilità del sito perché suddiviso in due spazi completamente inadeguati e costituiti dal piccolo deposito del Palazzo Municipale e una stanza del magazzino comunale di Via da Riseris. Quest’ultima però più grande ma completamente inaccessibile al pubblico, e dove le infiltrazioni, l’umidità e la sporcizia sono la quotidianità.
Una volta l’archivio era collocato unicamente nel magazzino comunale di Via da Riseris. All’epoca si era trattato di salvarlo dall’umidità, dai topi e dalla polvere, ma poi solo una sua parte fu destinata al deposito in Municipio, causa alcune “difficoltà tecniche” riscontrate dall’ufficio dei lavori pubblici. Nessuno si preoccupò di catalogare e collocare razionalmente quanto trasferito.
Oggi per poterlo visionare è necessario recarsi in segreteria e chiedere di consultare l’inventario predisposto molti anni prima da una ditta Specializzata (ma senza nessun riscontro oggettivo con i carteggi!) e sperare che possa essere messo in visione. Ammesso che il materiale non sia andato perduto e che non sia quello custodito nel magazzino comunale.
Faccio un appello alle forze politiche di maggioranza e di minoranza, data la gravità della situazione perché si adoperino per non disperdere questo importantissimo patrimonio documentale ed inoltre perché si possa registrare una positiva inversione di tendenza, reperendo locali idonei ed effettuando una catalogazione razionale. Una proposta che facciamo come Associazione è che per il suo riordino s’inizino a prendere contatti con la Soprintendenza Archivistica regionale e di riservare un piano della casa Salomon, una volta restaurata, all’archivio storico.
Michele Tomaselli

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