SALVIAMO LA VILLA RUSTICA ROMANA DI CERVIGNANO

Nel 2006 nella lottizzazione denominata “Le Rotonde” di Cervignano del Friuli, a ovest della SR 14 nei pressi della roggia Fossa Vecchia, durante alcuni lavori di scavo, sono stati riportati alla luce i resti di un’importante villa rustica romana, purtroppo resistita alle sole fondazioni. L’archeologo Cristiano Tiussi ha scritto:

“un edificio non perfettamente rettangolare lungo metri 19,75 e largo almeno 16,65 metri orientato 9° a ovest rispetto al nord. L’ingresso avveniva da ovest attraverso un ampio varco, occupato da una base per un sostegno ligneo; due muri paralleli si staccavano dal perimetrale e costituivano delle partizioni interne, definendo due ambienti di 5,6 e 8,4 metri di larghezza.”
Sulla base dei reperti rinvenuti le strutture sono state datate tra l’età augustea e il I sec. d.c. Per le sue caratteristiche planimetriche e tipologiche, il resto del fabbricato sembra aver avuto una destinazione rustica anche se è ipotizzabile che facesse parte di un complesso più ampio e che comprendesse anche un caseggiato residenziale, probabilmente ubicato a nord su via Terza Armata oppure oltre la SR 14.
Vista l’importante scoperta seguì la valorizzazione prevista dal piano particolareggiato d’intesa con la Soprintendenza, che imponeva al Comune di Cervignano di mantenere in superficie la sagoma dei ritrovamenti, ma tuttavia e inspiegabilmente il sito è stato ricoperto, e oggi non risulta più individuabile (ne ricostruito) se non con l’aiuto di mappe e sistemi GPS.
Chiediamo di conoscere i motivi per cui oggi il sito non è visibile ed è stato collaudato (PRPC) ignorando la nota della Soprintendenza e quanto previsto dal progetto di urbanizzazione – lottizzazione che indica espressamente: “ (…) la superficie dell’area in oggetto, quindi sarà destinata a verde prevedendo, inoltre, che in superficie la sagoma dei ritrovamenti sia riproposta in modo “artificioso” con materiale pietra e coccio.
Per fare ciò si procederà come segue:
Tracciamento della sagoma da riproporre in superficie;
Stesura di un letto di sabbia compattata di circa 20 cm;
Posa in opera di pietrame e cocci di laterizio atti a riproporre la sagoma dei ritrovamenti;

Oltre a ciò si procederà ad apporre un cartello segnalatore il cui contenuto (così come il materiale, le dimensioni e la grafia da utilizzare) sarà sviluppato dall’archeologo Cristiano Tiussi sentita la competente Soprintendenza. (CARTELLO OGGI ILLEGGIBILE, VEDASI FOTO)”

A tal fine lanciamo un appello affinché il Comune di Cervignano, proprietario dell’area verde su cui sorge il sito, possa nuovamente scoprire e valorizzare il manufatto, ciò per renderlo fruibile alla cittadinanza e ai numerosi cicloturisti, anche in ottica di sviluppo e di riqualificazione urbana di questo tessuto periferico che con molte difficoltà stenta a partire. Per intanto sostituendo il cartello illustrativo del sito, oggi completamente illeggibile.

 

Il sito in via A. Corazza su cui sorge il sito romano, completamente abbandonato e col cartello illeggibile.

 

Leave a reply